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mercoledì 12 settembre 2012

ADHD: somministrazioni "facili" di psicofarmaci ai bambini in Italia


di Giù le Mani dai Bambini
Testimonianza della mamma di un bambino distratto e agitato a scuola: “All’ASL di San Donà di Piave mi hanno prescritto metanfetamine dopo una visita di neanche mezz'ora, proponendomi solo lo psicofarmaco e senza neanche informarmi dei potenziali effetti collaterali, eppure il mio bimbo non era grave”.

Poma (Giù le Mani dai Bambini): "E' necessaria un’immediata ispezione del Ministero presso questo centro pubblico che spaccia psicofarmaci ai bambini come fossero caramelle”. Nonnis (Neuropsichiatria di Roma): “Sapevamo di abusi, ma in USA, evidentemente il mal costume è arrivato da noi”.  Binetti (Camera Deputati): "Ho presentato un'interrogazione urgente al Ministro: è necessario valutare la revoca immediata delle autorizzazioni ai centri che non seguono le direttive"

Pubblicata oggi da “Giù le Mani dai Bambini®” 
 il più rappresentativo Comitato per la farmacovigilanza pediatrica in Italia (www.giulemanidaibambini.org)  l'intervista alla mamma di un bambino distratto a scuola, agitato e lievemente sopra la norma, cui sarebbe stato prescritto un potente psicofarmaco (la metanfetamina Ritalin®) alla prima visita e senza illustrarne i potenziali effetti collaterali. Le linee guida per l'ADHD (Sindrome da Iperattività e Deficit di Attenzione) redatte dall'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS)  che  prevedono procedure accurate, l’utilizzo del farmaco solo nei casi limite e comunque affiancato da terapie non farmacologiche – sarebbero quindi state violate dai vertici sanitari della neuropsichiatria di una delle più importanti ASL di riferimento nel nord-Italia per la cura di questi disturbi. La mamma in questione, che si era recata dal Dott. Dino Maschietto, neuropsichiatra infantile a capo del team della ULSS 10 di Dan Donà di Piave (VE), afferma infatti: "Il medico mi disse che dubitava che con qualsiasi altra tecnica mio figlio di 10 anni avrebbe potuto risolvere i suoi problemi, e quindi non mi ha proposto alcuna terapia alternativa allo psicofarmaco, il tutto dopo una visita durata non più di mezz’ora, e senza fare al bimbo alcun esame medico se non la compilazione di questionari e qualche test". Anche l'informativa sugli effetti collaterali – obbligatoria per legge quando si parla di questi discussi prodotti farmaceutici – pare essere stata trascurata: "No, non mi sono stati illustrati in alcun modo i possibili rischi del farmaco o gli effetti collaterali", ha affermato la signora, che ha fornito al Comitato i propri dati anagrafici completi.

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